domenica 16 ottobre 2011

Alzato un po' il gomito? Il fegato grida vendetta? Ci penso io!!

Domenica... Siamo tutti in coma oggi.. Un po' per il cambiamento di stagione, un po' per i bagordi di ieri sera, un po' perchè col freddo tendiamo a mangiare di più e peggio... E il fegato piange.. E chiede pietà.. E noi? Vogliamo ignorarlo così? Già sono sicura che l'avete trattato male anche voi ieri sera... E non chiedetemi come faccio a saperlo, lo so e basta!
Quindi? Vogliamo fare qualcosa per dargli un momento di sollievo poverino?
Al di là degli stravizi, un po' detox  fa benissimo al nostro corpo, in quanto ci permette di eliminare le tossine in eccesso, che solitamente si accumulano nel fegato e nei reni, e possiamo farlo seguendo dei piccoli accorgimenti e facendoci aiutare da un paio di "amici".
Ovviamente la regola base è quella di non esagerare con l'alcool, ma di limitarsi a un bicchiere ai pasti. Ma di domenica questa regola non vale, dai.. Oggi ho deciso di chiudere un occhio su questo, anche se, sia chiaro, non intendo fomentare nessuno a bere, specialmente se poi vi mettete alla guida.
Non si deve bere responsabilmente, se si guida non si beve punto e basta!!!!!!
Un'altra cosa da evitare sono i farmaci, che vanno presi solo in caso di reale necessità e comunque dopo aver consultato il medico o il farmacista, specialmente se volete fare qualche strano mix, a cui io, ovviamente, sono contraria!!
Cibi leggeri, magari evitando quelli grigliati (specie se bruciacchiati) o affumicati, i grassi animali (che per buoni che siano, ci regalano solo un sacco di ciccetta, che noi non vogliamo vero?).
Vietate le fritture, l'abuso di sale e troppi latticini. Naturalmente questo regime non dev'essere per forza uno stile di vita, ma si può seguire per qualche giorno quando vogliamo darci, come dire, una rinfrescata.
E soprattutto, bere molto.. Acqua ovviamente.
Ma se volessimo fare un lavoro completo a 360°, ovvero aiutandoci con dei fitoterapici? Se non soffrite di gastrite, una soluzione utile è il succo di limone. Noto dai tempi delle nonne, rimane un evergreen, in quanto è in grado di stimolare la produzione di bile, aiutare la digestione, riducendo quindi il carico di lavoro del fegato ed è ricchissimo di antiossidanti (acido ascorbico in testa). Massimo risultato se al limone associamo le barbabietole, che mantengono fluida la bile, stimolando la peristalsi (il movimento coordinato della muscolatura liscia che fa capo a tutta la digestione) e proteggendo il fegato dalla formazione di calcoli biliari.
A questo si può preferire o anche associare una terna di piante, il cardo mariano, il carciofo e il tarassaco, che svolgono un'azione protettiva e disintossicante. Da assumersi da soli o in associazione, si trovano in tantissimi prodotti, che vanno dalle tisane, alle tinture madri, agli estratti fluidi fino alle capsule.
Ma vediamo le loro azioni.
Il cardo mariano, è ricchissimo in silimarina, ed è da sempre usato come tonico epatico. La silimarina ha un effetto protettivo contro diversi tipi di tossine chimiche, incluse quelle alcooliche, ma sopratutto accelera la rigenerazione delle cellule epatiche danneggiate. Questo è sostenuto anche da diversi studi clinici, che ne hanno dimostrato l'efficacia in pazienti cirrosici o con patologie epatiche legate all'abuso di alcool.
Il carciofo, ricchissimo in cinarina, principio attivo contenuto nelle foglie, ha azione coleretica e colagoga. Ma che vuol dire? Ora ci arriviamo, tranquilli. In sostanza migliora la qualità della bile, rendendola più fluida e ne accelera il suo transito verso l'intestino. La cosa positiva è che è un trattamento che si può fare anche per un tempo prolungato, in quanto questo aumento del flusso biliare (che può essere anche del 90%) non diminuisce nel tempo. Perciò il carciofo si rivela utilissimo anche in caso di calcoli o di sabbia biliare. Importante, a carico del carciofo, è anche l'azione diuretica, che aiuta anche la depurazione renale.
Infine il tarassaco. Diuretico, coleretico ed eupeptico (ovvero favorisce la digestione), promuove l'attività epatica e della colecisti, molto utile in caso di sabbia biliare e per fluidificare la bile "densa". Favorisce le funzioni intestinali e digestive, ma soprattutto promuove la diuresi in maniera significativa, e quindi l'eliminazione delle tossine.
Il periodo migliore per una cura detox? Sicuramente in primavera e in autunno, anche se nessuno ci vieta di farlo in qualunque momento dell'anno riteniamo più adatto al nostro scopo.
Un'altra pianta che ci viene in aiuto per la nostra depurazione epatica? E qui so che farò la felicità di qualcuno... L'aloe, di cui abbiamo già parlato nei giorni scorsi. Come già spiegato, l'aloe è un potentissimo rigenerante cellulare: Miracoloso in quanto forse è la pianta con più proprietà benefiche in assoluto, nel nostro caso serve da epatoprotettore e rigenerante cellulare, ma soprattutto ci aiuta ed eliminare le scorie in eccesso.. (Lo ammetto, lo prendo da una settimana e mi sento alla grande!! Ma di questo parliamo più tardi nella nostra rubrichetta "Testato per voi").
E poi ci sarebbero decine di altre piante da citare e su cui potremmo parlare per ore, ma direi che per stasera siete a posto. Con queste nozioni ora potete andare in pace.. che il vostro spritz vi sta aspettando!!!
Buona serata a tutti!!!

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