domenica 20 marzo 2016

La pillola del giorno dopo....

Da circa una settimana, un comunicato dell'AIFA ha sdoganato la pillola del giorno dopo, la Norlevo, con grande sollievo da parte di molti utenti.
La Norlevo, in commercio già da tempo, è stata la prima pillola introdotta in commercio per riparare un eventuale patatrac, dovuto alla rottura di un preservativo, a un "salto della quaglia" mal riuscito (povera quaglia) o, comunque, a qualsiasi disattenzione durante un rapporto sessuale.

Da non confondersi con la RU486, la vera e propria pillola abortiva, la Norlevo, così come altre, è un contraccettivo d'emergenza.
Come è stata sdoganata? Semplicemente rendendola un farmaco senza obbligo di ricetta, per le pazienti maggiorenni. Insomma, da farmaco pericolosissimo, è diventata poco più di un'aspirina...

Nulla di male, sia chiaro. Io non sono un'obiettrice di coscienza, cosa che peraltro non potrei essere come farmacista. Sono per la libertà personale di scelta, sempre e comunque.
Ma non nascondo un po' di perplessità.

Chi di voi mi segue, mi conosce personalmente per il mio lavoro e non solo, sa quanto io sia fissata con la prevenzione. Prevenzione da qualsiasi malattia, sia che si tratti di ipertensione che di malattie sessualmente trasmissibili.
E temo questa novità. La temo perchè dietro al bancone di una farmacia, ci sto tutti i giorni, da diverso tempo. Vedo cosa prendono le persone, rispondo alle loro domande, e faccio una testa così a tutti i ragazzini che mi fanno domande "di un certo tipo".

Ora, si presuppone che a 18 anni, una persona sia adulta e responsabile. Si presuppone, che adotti accorgimenti prima del sesso, i contraccettivi disponibili ormai sono tanti... Ma, la domanda è sempre quella...
"Mi dai la pillola del giorno dopo?"

Premesso che si tratta sempre di un farmaco e come tale va considerato, con i suoi pro e i suoi contro, spesso e volentieri, viene utilizzato come contraccettivo, e non di emergenza.
Credo che in tanti si staranno chiedendo: "Che ti frega di come uso io la pillola del giorno dopo?"

A me interessa signori, e non perchè io abbia qualche curiosità sulla vostra vita sessuale, ma perchè sono una farmacista. Non una commerciante, ma una farmacista, una professionista della salute.
E a me piace che i miei pazienti siano in salute ed evitino pericoli.

Lo so, lo so, la pillola del giorno dopo, così come quella dei 5 giorni dopo non è pericolosa secondo il bugiardino... Nemmeno la pillola anticoncezionale lo è, se è presa con cognizione di causa e sotto un controllo medico adeguato.
Vi racconto un fatto... Quando ero più giovane, ho preso la pillola anticoncezionale per qualche tempo, dopo esser stata dal ginecologo, per un consulto.
Passano un paio di anni, e il mio medico di base, durante il solito controllo di routine, in cui mi faccio levare litri e litri di sangue (prevenzione), decide di fare un paio di esami in più, per controllare il mio stato di salute...
Risultato? La pillola mi stava uccidendo.. Aveva reso il mio sangue più solido dei miei muscoli, rendendomi così una candidata ideale per un bell'ictus.. A 26 anni.
Siamo corsi ai ripari, e ho assunto per quasi un anno, un anticoagulante, un farmaco che normalmente viene dato alle persone anziane, che hanno il sistema cardio circolatorio compromesso e ora sto meglio di prima...

Tutto questo perchè? Perchè il mio ginecologo di allora, non era stato sufficientemente scrupoloso nella prescrizione, perche' tanto ero giovane.

Ora io non dico che potrebbe capitare a tutti quel che è capitato a me, ma sicuramente tante ragazze potrebbero evitarsi un sacco di problemi anche minori, con qualche info in più.
Non è il caso della pillola del giorno dopo, che va assunta una volta, proprio in caso di necessità.

E se non è una volta, se sono due? O cinque? O di più?

Questa è la mia preoccupazione. Non si conoscono i danni a lungo termine di moltissimi farmaci, compreso questo. Ma peggio ancora, spesso mi intrattengo con le mie ragazze, e le domande che mi fanno sono sempre le stesse... Nessuno vuole usare il preservativo..
"Paola, non è romantico.. Lui è allergico.. Non è sicuro (la retromarcia invece è una garanzia?!)... E' meno divertente...." ecc...

Sono ragazze che vanno dai 16 anni in su, con una vita sessuale come tutti i ragazzi. E che arrivano dopo un po' dicendo.. "Mi sa che ho sbagliato i conti.. Forse stavo ovulando..."
(Apprezzo che non mi dicano che si è rotto il profilattico, dal momento che sappiano entrambe che non c'è mai stato un profilattico)..

Ora, ripeto, a 18 anni si è adulti, specialmente per lo stato, ma essere adulti significa essere anche perfettamente responsabili della propria salute?
Purtroppo non è sempre così.. Ci sono quindicenni con la maturità delle trentenni, e trentenni che lasciamo perdere... Ma non incolpo i pazienti, nè li biasimo.
Il problema è che manca l'educazione alla salute.. Per una marea di patologie, che sarebbero facilmente evitabili...

Tornando a noi, mi rendo conto che quando succede un imprevisto, son certa che girare come dei matti alla ricerca di un medico che ci faccia una ricetta per la pillola, sia frustrante... C'è la paura di non fare in tempo (anche se la finestra di azione è di 72 ore dal rapporto), c'è l'ansia di aver combinato un disastro.. Spesso capita che sia il proprio partner a farla venire (l'ansia), con quesiti sulla propria retromarcia degni di un circense che si butta dal trapezio...
E aiutare in caso di bisogno, rendendo la pillola accessibile è sicuramente meglio che non ricorrere a un aborto (niente etica, va considerato come un intervento chirurgico, con tutti i rischi annessi e connessi)..

Ma spesso e volentieri, la fruitrice, piu' che maggiorenne, ancora non ha capito come funziona l'ovulazione..
Quindi scusatemi se mi incazzo, quando me la chiedete e io inizio a fare domande e calcoli insieme a voi, scusatemi se mi occupo delle vostre mestruazioni, mentre siete in panico... Non mi interessa nulla del vostro ciclo, ho il mio a cui pensare, ma mi interessa darvi una mano, magari evitandovi un farmaco se non ce n'è la reale necessita...
E scusate i miei colleghi, che come me, pensano prima a voi che al guadagno della farmacia, perchè ce ne sono, credetemi, e non sono nemmeno pochi, grazie a Dio...
E smettetela di arrabbiarvi se vi consiglio di usare il condom... Non mi interessa di come fate sesso, mi interessa che vi mettiate al sicuro, da gravidanze e malattie (quanti di voi sanno che Milano è la città con la più alta percentuale di HIV under 30 d'Europa?)...

Ma soprattutto, perdonatemi se mi viene un attacco di cimurro ogni volta che penso che non posso dare una Tachipirina da 1000 senza ricetta, ma posso darvi tonnellate di Norlevo, ogni volta che venite da me con l'emicrania o il mal di denti, l'Oki mi guarda dal cassetto e non posso darvelo (per inciso, caro MdS, con due pastiglie da 500 si fa una Tachipirina da 1000 e con due Okitask, un Oki intero, ma ha senso questo???), ma se avete 18 anni, posso darvi una cosa ritenuta pericolosa fino a una settimana fa....

Amen.

P.s.Risaliamo qualche riga signorine (e tu, tu lo sai, che parlo di te).. Se il vostro principe si rifiuta di usare il preservativo perchè è allergico al lattice, ricordategli, che esistono anche quelli in silicone...
Così, tanto per la cronaca....


giovedì 3 marzo 2016