venerdì 4 dicembre 2015

Provato per voi...

Dopo tanto tempo ho deciso di ricominciare la rubrica del “Provato per voi”, e oggi parliamo di Curcuma.
Come in molti già sapete, cerco sempre, nel limite del possibile di testare tutto ciò che consiglio sul blog a voi e ai miei pazienti in farmacia.
Un po' lo faccio per curiosità ed entusiasmo, mi capita spesso di appassionarmi ai progetti, specie a quelli ambiziosi, e un po' perché mi piace che tutti voi, che mi chiedete consiglio, siate soddisfatti di ciò che vi ho suggerito.

La fitoterapia mi è sempre piaciuta tanto, e non solo perché mi consente un approccio più vasto con i miei clienti (come tutti sapete, la maggior parte dei farmaci sono vendibili solo su prescrizione medica), ma anche perché riesce sempre a darmi un sacco di soddisfazioni.
Le piante, le spezie sono davvero utilissime nel risolvere i piccoli guai della vita quotidiana, dal mal di stomaco, alle scottature, al metabolismo lento....

La nostra spezia del giorno è la curcuma.
Molti di voi, che come me amano la cucina indiana, la conoscono come l'oro giallo o lo zafferano dell'India, con quel sapore pungente e persistente e quel meraviglioso color oro che regala a tutti i piatti in cui viene usata.
Ma non di sola cucina vive l'uomo.

Il prodotto di cui voglio parlarvi è la Curcuma liquida distribuita dalla Natural Green:

Come detto sopra, la pianta in questione è tipica dell'India, il suo principio attivo è la curcumina ed è sempre stata una delle piante più studiate in fitoterapia.

Il motivo? Molte, moltissime proprietà, ma una scarsa biodisponibilità nell'organismo umano.
Lasciatemi fare due velocissimi cenni scientifici: la curcumina viene estratta dal rizoma della pianta (si tratta di una modificazione sotterranea del fusto, una specie di sacca con funzione contenitiva), dove troviamo anche un olio essenziale e amido. La sua biodisponibilità, come dicevamo, è piuttosto bassa, infatti, presa per via orale, ha una concentrazione sanguigna davvero scarsa. Quando viene assorbita nell'intestino, viene metabolizzata molto rapidamente dal fegato, e i prodotti che derivano dalla metabolizzazione, vengono eliminati con la bile. La parte immessa nel circolo epatico è davvero minima.
Agisce dopo un paio d'ore e sparisce completamente entro 12 ore dall'assunzione.
Questo accade con tutte le forme, tranne quella liquida, che permette di rilasciare curcumina nella sede ottimale di assorbimento, a livello dell'intestino.
Vi risparmio i dettagli tecnici per spiegarvi il procedimento, piuttosto gioirei del fatto che, oltre a funzionare meglio in noi fanciulle (siamo in grado di assorbirla meglio degli uomini), questo tipo di formulazione ci permette di sfruttare questo fitoterapico al meglio.

Innanzitutto, la Curcuma è una grandissima fonte di antiossidanti, che combattono i radicali liberi. Avete presente quei radicali contro i quali tutti noi (io in testa) combattiamo da sempre nel tentativo di guadagnarci l'eterna giovinezza? Ecco... E' un vero miracolo!
Ma se vogliamo pensare a cose, come dire, più concrete, la Curcuma è nota da sempre come purificante del fegato, sia in caso di epatopatie, che di bagordi.
Quindi ricordatevene, quando, dopo le festività natalizie, sarete in preda ai sensi di colpa per aver esagerato non solo col cibo, ma anche con i brindisi.

Soffrite di calcoli biliari? Potrebbe esservi utile! Sia come prevenzione che come cura, andando a incrementare il flusso biliare.
E' indicata come aiuto nelle malattie da sindrome metabolica, vedi il diabete, perché riduce i livelli di glucosio ed emoglobina glicosilata nel sangue, oppure nelle malattie cardiovascolari, proprio per la sua azione antiossidante e antiinfiammatoria.
Signori, un uso continuato della Curcuma, è in grado di sistemare un colesterolo non proprio perfetto (problema che avremo tutti dopo il 7 di gennaio).
Andiamo avanti? Ovviamente si!

Ha attività antiinfiammatoria, una potente attività, e contrariamente ai moltissimi antiinfiammatori che tutti noi consigliamo dietro il banco, che vengono reclamizzati in televisione e che tutti noi assumiamo regolarmente, non da problemi gastrici. Perché è utile anche in quel caso. Diversi studi dimostrano il miglioramento di ulcere gastriche e di stati di colon irritabile, trattati con Curcuma.
Migliora la microcircolazione, è antivirale e antibatterica.
E per gli sportivi? Aiuta a ridurre l'indolenzimento muscolare dopo uno sforzo prolungato (o dopo la prima sessione di palestra dopo mesi di latitanza).
Insomma, una panacea per tutti i mali, o quasi. Sicuramente una di quelle piante che io amo chiamare intelligenti!
Ma arriviamo al dunque.
Non volendo sottrarmi nemmeno questa volta alla prova del nove, ho preso la come da indicazione.
15 gocce in un po' di acqua tiepida. Il sapore è quello tipico, il colore è un bel rosso che vira subito al giallo oro. Non è neanche male, ma se non dovesse incontrare il vostro gusto, potete mischiarla a un po' di succo di frutta o aggiungere un po' di miele all'acqua.
Va assunta preferibilmente lontano dai pasti. Io l'ho presa a metà mattina.

Ora, il primo beneficio che ho potuto constatare, è che effettivamente i dolori muscolari da sforzo (sovrumano) che lamentavo da un paio di giorni, si sono affievoliti piuttosto velocemente.
Il prossimo ve lo confermerò dopo le feste, perchè la vera prova sarà assumerla per tutto il mese e vedere come mi aiuterà ad affrontare le mille cene, pranzi, scambio di regali, auguri, brindisi e chi più ne ha più ne metta...
Ma il prodotto mi dà piena fiducia, quindi sono certa che al 7 gennaio, dopo aver fatto le analisi di rito, vi dirò che ha superato appieno il test!






martedì 1 dicembre 2015

World Aids Day.... Salva la quaglia!!!

Quest' anno ho deciso di prendere questa giornata in modo diverso.
Da sempre sposo la lotta contro l'Aids, per un sacco di motivi..
Uno dei quali è che non sopporto le malattie stupide...
Mi rendo conto che la mia affermazione sia un po' "pesante" se vogliamo, ma, escludendo i casi in cui ci si prende questa malattia in maniera veramente tragica, ovvero con una trasfusione, o con un intervento chirurgico (fortunatamente in drastico calo rispetto al passato), è oggettivamente una malattia stupida.
Che si trasmette in una maniera ancora più stupida...

Sono quasi 30 anni che se ne parla, benchè se ne parli sempre troppo poco, ma le dinamiche di trasmissione sono chiare, ben chiare.
Eppure, nonostante questo, ci sono ancora tanti, tantissimi ragazzi che si ostinano a fare sesso non protetto (non solo ragazzi, siamo onesti dai).... E questa cosa mi fa incazzare veramente tantissimo...

Il problema principale? La leggerezza.. Si tende spesso a pensare che a noi non possa toccare, che il nostro partner è troppo bello per avere qualche malattia, che per una volta, che vuoi che sia?
Ed è li che casca l'asino!! Perchè nessuno di noi, ne sono sicura, ha mai avuto la faccia tosta di chiedere le ultime analisi del sangue prima di fare sesso con una persona nuova....
Anche quell'unica volta può essere pericolosa...

Oggi leggevo un paio di quotidiani, e ho visto delle cose allarmanti... Milano è una delle città in cui il contagio tra i giovani è altissimo... E io di giovani in farmacia ne vedo parecchi...
Un sacco di ragazze, che si destreggiano tra la pillola anticoncezionale, l'anello vaginale o il cerotto....
E il preservativo? Mai visto una donna sotto i 30 anni che ne acquistasse uno.. Almeno non recentemente...
E i ragazzi? Sempre troppo pochi....

Un capitolo a parte, andrebbe fatto a quelle mamme, che io adoro, che vengono a prenderli per i figli (perchè possiamo fare i buonisti quanto ci pare, ma i ragazzi fanno sesso, l'han sempre fatto e lo faranno sempre), che si fanno una bella risata e che hanno tutta la mia ammirazione.

Ma è inutile, il sesso non protetto, e, il salto della quaglia, continuano a farla da padrone..
Ma questa volta, forse forse Durex ha colpito nel segno. Con uno spot che sta girando sul web...
Divertentissimo, per nulla volgare e che ci fa pensare mentre ci facciamo una bella risata.
Protagonisti il Trio Medusa e la quaglia, la povera quaglia che non ne può più di saltare...
E allora perchè non farla riposare un po', smetterla di pensare che il farmacista vi guarda male ogni volta che andate a comprare i profilattici o che, se una ragazza li tiena a casa, in borsa o ovunque voglia tenerli, si debba sentire una facile (in realtà è una molto molto accorta!), o peggio ancora essere proprio così scemi da staccare la testa e far affluire il sangue solo alle parti basse.....

Un po' di tenerezza verso questo povero piccolo volatile no?

Io amo gli animali, e di consguenza anche lei, quindi, augurando a tutti voi un sacco, ma davvero un sacco di amore fatto con il cuore, ma soprattutto col cervello, vi lascio con lo spot della Durex...

Ma prima voglio raccontarvi un'ultima cosa...Prima parlavo del fatto che nessuno chiede le analisi, giusto?
Io la vera prova d'amore l'ho avuta.. Dal mio compagno.. Che per primo ha proposto di farci le analisi del sangue insieme, chiedendomi di leggere le sue prima che lo facesse lui.... E vi dirò, non è stato per nulla imbarazzante... Pensateci......

E che sia un mantra per sempre.... #salvalaquaglia


 https://www.facebook.com/durex.italy/videos/10153756914728615/









mercoledì 14 ottobre 2015

Think positive!

C'è un film che mi è sempre piaciuto tanto... Un film che non ho mai capito se sia stato troppo sopravvalutato o se, al contrario, lo è troppo poco.. Si tratta di Mangia, prega, ama, tratto dall'omonimo libro (che è anche più bello del film).

La storia immagino la conosciate, lei, scrittrice in crisi, lascia il marito e parte per un viaggio culinario-spirituale per ricostruire la sua vita. Va a Roma, in India e infine a Bali, dove tutta la sua ricerca finalmente avrà un senso.
Il pezzo che adoro, riguarda il suo soggiorno in India, non solo perché è da un pezzo che vorrei andarci, ma non riesco a trovare complici che mi accompagnino, ma perché racconta racconta della parte spirituale del viaggio.

Una frase in particolare mi ha fatto riflettere dalla prima volta che ho visto questo film:
"Impara a scegliere ogni giorno i tuoi pensieri, esattamente come fai con i vestiti che indossi" dice il texano Richard a Liz un giorno, in cui la sua crisi sembra essere peggio del solito..

Scegliere i pensieri.. Strano no? Tutti sappiamo di avere un quasi pieno controllo della nostra mente, ma addirittura scegliere i pensieri... Non sembra molto facile vero?
Ci sono decine di libri, specialmente quelli che seguono il filone new age, in cui si parla di questo argomento, della potenza del pensiero positivo.

Sembra incredibile, ma anche a livello scientifico questo "metodo" è adottato per migliorare le condizioni di salute, che so, dei pazienti ospedalieri. Caso più ecclatante è Patch Adams, che "curava" con un risata.
Pensate ai volontari che spesso ci capita di incontrare negli ospedali, che portano un po' di allegria ai pazienti pediatrici o agli anziani. Oltre a farli svagare dalla noia della degenza, cambiare il mood della persona che soffre, è parte davvero importante della cura!

Ricordo quando lavoravo in IEO a Milano una decina di anni fa, mentre stavo studiando, già si facevano i corsi chiamati "Ospedale del sorriso", proprio per questo motivo.
Quindi, se riflettiamo un attimo, la domanda sorge da sola.
Se è così utile per migliorare una situazione anche abbastanza difficile, perché non usare il pensiero positivo anche per rendere semplicemente, più piacevole la giornata?

Sono d'accordo, non è una cosa semplice alzarsi alla mattina e mettersi in testa di indossare un bel sorriso e di pensare a tutte le cose belle che ci saranno... Specialmente se è inverno, ci svegliamo alle 6, la macchina non parte e sappiamo già che litigheremo tutto il giorno col capo..
Non mi aspetto che mi passi l'ernia iatale, ma forse, essendo più positiva, cambiando atteggiamento, potrei arrabbiarmi di meno a ogni sciocchezza che succede,e, magari evitarmi tutti gli effetti collaterali ad essa correlati.
Direi che vale la pena provare no?



lunedì 12 ottobre 2015

Intolleranze alimentari: Step 2.

Eccomi, risorta come l'araba fenice!
Son passate poco più di  tre settimane dal piccolo (?!) incidente che ho avuto,e, finalmente, oggi ho ripreso le mie normali attività, primo fra tutti, rientrare in farmacia.
Non vi nascondo quanta è stata la felicità, nel vedere i miei clienti che son passati a sincerarsi che stessi meglio e a dirmi quanto fossero contenti che ero rientrata in trincea..
Ed eccoci qui.

I primi giorni di convalescenza, ero assolutamente convinta che avrei lavorato tantissimo ai miei post, ma come tutti (anche la sottoscritta) potete immaginare, i postumi di uno schianto in auto, sono molto piu' rognosi del previsto da superare..

Comunque non sono stata a fare nulla... Ok, ho visto decine di film, letto qualche libro, dormito.. Tanto.. Dio solo sa quanto ne avevo bisogno...
Ma, non ho perso di vista l'obiettivo di cui parlavamo la volta scorsa: la disintossicazione dal glutine!





Sono circa 4 settimane che il glutine è completamente sparito dalla mia dieta, e lo ammetto, senza nemmeno troppe difficoltà.

Il prospetto di eliminare un alimento dalla dieta quotidiana, è un trauma.. Chissà perchè, i cibi proibiti, son sempre quelli che ti si fissano nella testa creandoti un'ossessione. E confesso, quella della torta al cioccolato vista ieri su "Nigella bites", me la sono sognata stanotte...
Ma, per ora, sta andando meglio di quanto potessi pensare.

Diamo un'occhiata a quel che è successo.        
Ovviamente il primo beneficio è a livello del gonfiore addominale, completamente sparito. Migliorata notevolmente anche la ritenzione idrica. Solitamente tendo a gonfiarmi come un palloncino, sia poco dopo aver ingerito farina che nelle ore successive, con conseguente fastidio alle articolazioni. A proposito, capita anche a qualcuno di voi?

La pelle è più luminosa, quasi come quando prendo il sole... L'unica differenza è che ora tendo all'avorio fantasma e non più a quel bel dorato che dà la sensazione di scoppiare di salute...

Ma la cosa che più mi ha sorpreso, è stato l'effetto sui miei problemi gastrici... La gastrite e l'ernia iatale, mi accompagnano spiacevolmente da tanti anni, e come tutti quelli che hanno i miei stessi problemi sanno, il cambio di stagione regala sempre momenti poco piacevoli, dalle fitte addominali al reflusso che non lascia un attimo di tregua..

Dopo quasi un mese, posso dire con felicità che ho avuto solo due episodi fastidiosi, probabilmente dovuti ai fans che ho dovuo prendere dopo la dimissione dall'ospedale, ma per il resto.. Silenzio! Le mie compagne di sventura gastrica non si sono minimamente fatte vive! E questa è una cosa che voglio approfondire..

Ho anche iniziato a cucinare qualche cosina più sfiziosa... Complici il blog di Tiziana Colombo, che è veramente una fonte di idee golosissime (Santa Tiziana!!) e di una trasmissione che ho scoperto su Gambero Rosso. Mi sono dedicata ai programmi di cucina, e una sera mi sono innamorata: "Senza glutine, con gusto" condotta dallo chef gluten free Marcello Ferrarini..

Bene, ieri sera ho cucinato la mia prima torta gluten free, e quanto è buona!!!!

I miei due nuovi "amici", mi stanno facendo scoprire un nuovo modo di combattere le intolleranze, e di fare un po' di dieta, senza deprimermi, il che è un risultato eccezionale, perchè non dobbiamo dimenticarci che l'eliminazione dei comfort food (nel mio caso glutine e un sacco di porcherie), fa crollare immediatamente l'umore... Ma di questo direi che parleremo direttamente con loro nei prossimi giorni....

E per darvi conferma di questo, ora vado a mangiare una fetta della mia carrot cake gluten free....

Buona serata!!!

mercoledì 16 settembre 2015

Intolleranze alimentari: Step 1.

Sembrava facile ricominciare, e invece....

Parlo del blog, del lavoro (anche se le ferie devono ancora iniziare), delle buone abitudini (ehm)....
Quindi, come tutti gli anni, a settembre, si stilano tutta una serie di buoni propositi...
Mi metto a dieta, ricomincio a fare movimento, voglio ritagliare degli spazi solo per me..

Io, come tutti, non ho potuto esimermi, ma per una volta, sono assolutamente decisa a portare avanti tutta una serie di propositi.
Dieta in primis..
Il 2015 è stato un anno difficile, finora, ricco di soddisfazioni, ma povero di "cose buone".. Complice una serie interminabile di cene, lavorative e non, complice il fidanzato, che adoro viziare a tavola, non ho prestato molta attenzione ai richiami del mio corpo... Primo fra tutti, quell'urlo partito dalla bilancia.
Lo scorso inverno, l'unico momento per me, è stato un corso di Pilates, con la collega/ amica Vittoria, vera salvatrice del mio giro vita.

E adesso? Adesso mi ritrovo orfana della palestra e in regime alimentare agguerritissimo.. Agguerritissimo, non solo per un discorso estetico, ma anche perché, come molti al mondo, sono oppressa dalle intolleranze.
Nel mio caso il dramma sono le farine.. Il frumento per me è come la criptonite per Superman..
Peccato che il frumento dia vita alle cose più buone e gustose del mondo...

Sicura di questa mia problematica (è impossibile non accorgersene), ho approfittato di un test per le intolleranze che abbiamo fatto lunedi' scorso in farmacia. Un po' per vedere se il risultato corrispondesse, un po' per capire per quale motivo io e il mio corpo litighiamo in continuazione..

Quindi, felice e curiosa, mi sono sottoposta al CREAVUTEST, un macchinario che sfrutta i principi della della medicina tradizionale e di quella complementare, usando l'elettroagopuntura e osservando le variazioni del potenziale elettrico in relazione al contatto con le sostanze.

Sostanzialmente, il test si è svolto trasmettendo degli impulsi in un punto preciso del mio dito medio destro, verificando prima le classi di alimenti, e poi gli alimenti nello specifico, laddove ci fosse una reazione di intolleranza...

In meno di 30 minuti, ho confermato tutto quello che già sapevo, scoprendo in più una discreta intolleranza al caffè (ne bevo una dozzina al giorno, sarà per quello?)...

E, a dire il vero, è quella che mi pesa di più.. Il caffè (rigoro-
samente americano), è il mio comfort food,
insieme alla zuppa di miso... ma tant'è.......

Qualcuno, un giorno, ha detto.."Parigi val ben una messa",
no?
 

Il primo step del mio nuovo percorso di benessere, quindi, è partito proprio da qui. Scoperto il nemico, procedo con l'eliminazione... Ma quanto è difficile...
Difficile rinunciare alla brioche del lunedì e del venerdì con la mia collega, momento in cui ci aggiorniamo sul weekend in arrivo o su cosa abbiamo fatto quello appena trascorso.... Difficilissimo rinunciare alla piadina al volo che ogni tanto mi concedo, quando sono di corsa e non ho preparato il pranzo da casa (praticamente sempre)...

Ma sono determinata a farmi star bene (e a bruciare qualche kg), e, perché no, anche a rendere utile per tutti voi questa mia esperienza.
Le intolleranze sono ormai così diffuse, quanto difficili da scoprire. Inoltre, in molti casi, possono portare a problemi più seri. Ci sono fior fior di studi, per esempio, che spiegano quanto possa essere fastidioso il frumento per una tiroide non perfetta..
Ma non di solo frumento si muore... Il lattosio è un altro di quei componenti base nella dieta di tutti giorni, ma che non tutti sono in grado di sopportare... O il nichel, o le solanacee....

Fortunatamente, per risolvere tutto, basta eliminare l'alimento (o gli alimenti) che infastidisce per un periodo di tempo che varia da 2 a 6 mesi e poi, reintrodurlo in maniera graduale, in modo che l'organismo non lo riconosca nuovamente come dannoso.

Ma in questi mesi? O anni, perché nessuno ci impedisce di vivere senza certe sostanze... Come si sopravvive?
Io sto iniziando a informarmi, dal momento che questa volta faccio sul serio, e, ho scoperto proprio ieri, per cominciare, una salsa di soia che non contenga glutine.
Mangiando al giapponese almeno 3 volte alla settimana, questo è il primo passo per la mia sopravvivenza..  Ma non è sufficiente direi...
Quindi mi sto attrezzando per poter gestire la mia vita culinaria e tra pochi giorni avrò l'onore di fare una chiacchierata con Tiziana Colombo, autrice dei libri "NICHEL. L'intolleranza? La cuciniamo" e "LATTOSIO.L'intolleranza? La cuciniamo", entrambi ricchissimi di ricette e consigli per sopravvivere alle intolleranze.

Ma non voglio svelare troppo ora...
Stay tuned!!!


mercoledì 2 settembre 2015

Schiena dolente? La risposta arriva dalla Thailandia

Sono passati due anni, forse anche qualcosa in più, ma finalmente Farmacia in Pillole riapre i battenti...

In questi due anni, non sono stata esattamente ferma, mi son dedicata alla direzione di una farmacia (il mio gioiellino, che mi ha levato tempo e fatica, ma mi regala costantemente tanta soddisfazione), mi sono arenata nuovamente sul mio primo libro e ho portato Farmacia In Pillole in giro per Milano, con una serie di conferenze per il comune (grazie, grazie, grazie al Comune di Milano, in particolare al consiglio della zona 6, per averci fatto "divertire" con il nostro progetto e per permetterci di poterlo continuare anche per questa stagione).
E' stata un'esperienza divertente e gratificante, tanto che quest anno ripeteremo, ma con infinite novità.. A partire dal sito, che presto avrà tutto un altro aspetto..

Rientrare dopo tutto questo tempo non è mai facile... E' da giorni che penso a cosa raccontarvi, a cosa scrivere...
Semplicemente, per oggi, ho deciso di raccontarvi di come mi sto prendendo cura della mia schiena..
La mia povera schiena, perennemente bloccata per via del lavoro, della sedia del mio ufficio, e anche della mancanza di movimento (fatto più grave di tutti!).

Spesso mi ritrovo con la sensazione di avere le vertebre bloccate, incollate tra di loro.. E per quanto io cerchi di fare gli esercizi imparati a pilates, nulla di fatto... Ovviamente, quando la schiena fa i capricci, mi infastidisco tantissimo.. Cosa che non contribuisce a migliorare la situazione...
E allora, cosa c'è di meglio di un bel massaggio per coccolarsi e riprendere il volo?

Il mio preferito è quello Thailandese..
Il massaggio Thai vanta una tradizione millenaria, inventato in India più di 2500 anni fa, si è poi sviluppato in Thailandia, dove viene utilizato per scopi medici.
E in effetti, all'inizio non è molto piacevole. L'operatore , nel mio caso una ragazza di nome Mai (uno scricciolo forzuto come Hulk), utilizza mani, piedi, ginoccia, gomiti per sciogliere ogni cm di muscoli indolenziti.
Si parte con la digitopressione, fino alla vera e propria camminata sulle gambe e sulla schiena, con conseguente sinfonia di ossa che "scrocchiano", aiutati con dell'olio canforato, per scaldare la parte indolenzita e rendere più semplice la "guarigione".

Non vi nascondo che ci sono momenti dove il massaggio è piuttosto doloroso, ma normalmente la sensazione che si prova è quella di grande benessere...
La seduta varia.. Da una a due ore, che volano, purtroppo volano... E, oltre a dare grande energia, riduce sensibilmente lo stress, riequilibra le energie del corpo, migliora la circolazione, corregge la postura e, attenzione, sembra contrasti l'invecchiamento.
Benchè quest' ultima cosa mi lasci perplessa, ammetto che il mio viso cambia completamente dopo due ore di massaggio..
Ovviamente il massaggio thailandese, non viene consigliato a tutti, non va preso come alternativa alla fisioterapia, non va fatto per curare ernie o durante la gravidanza, ma, se non avete problematiche serie alla schiena, è assolutamente un rimedio infallibile..
Alla fine è prevista anche un piccola coccola con un massaggio rilassante con dell'olio, come tocco finale prima di tornare al lavoro (o di andare a dormire).
Al lavoro? Sissignore, dopo due ore di manipolazioni, a qualunque ora del giorno o della sera decidiate di farle, potrete scalare tranquillamente l'Everest.

 E, non trascurabile, i benefici dureranno per alcuni giorni, sia a livello fisico che mentale...

Mi rendo conto che, la battutina sta uscendo a tanti. No, non sono di "quei centri massaggi". Assolutamente.
Il massaggio thailandese, quello vero, viene fatto da operatori qualificati, in un ambiente pulito, accogliente ed assolutamente professionale.
Quindi, a voi la prova... E qui i commenti che vorrete lasciare per raccontare la vostra esperienza...
Alla prossima!

- Il mio angolino del cuore:
 Chiang Mai Thai Spa
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