martedì 13 settembre 2011

Piccolo manualetto di sopravvivenza ai bruciori di stomaco: il reflusso gastroesofageo (argh)!!

Miei cari, siamo arrivati alla quarta parte del nostro manualetto di sopravvivenza, ed è giunta l'ora di fare una nuova conoscenza, quella con il reflusso gastroesofageo.
Questa simpatica patologia si verifica quando c'è un problema con lo sfintere esofageo (un po'come per l'ernia iatale ricordate?). Lo sfintere esofageo regola il passaggio del cibo dall'esofago allo stomaco, e funziona come una valvola, si apre per far passare il cibo e si richiude per evitare che l'acido cloridrico presente nello stomaco, risalga verso l'esofago. Nel nostro caso è proprio quello che viene a mancare, lo sfintere non si chiude alla perfezione e lascia salire l'acido. Il reflusso esofageo è in parole povere proprio questo: l'anomala risalita di cibo e acido nell'esofago, il quale, poverino, non è fatto per sopportare un ambiente acido, e chi soffre di questa condizione è esposto a dolore, infiammazione e ferite.
Di origine patologica o fisiologica, la sua gravità dipende dalla frequenza delle manifestazioni.
Che sintomi ci dà questo simpaticone? In questo caso possiamo dividerli in  esofagei ed extraesofagei.
Quelli esofagei si dividono ulteriormente in tipici e atipici. I tipici sono la pirosi (il bruciore che si irradia fino al collo e talvolta alle scapole) e il rigurgito. Gli atipici sono disfagia (difficoltà nella deglutizione) e dolore toracico simile a quello dato dall'angina.
Per quanto riguarda i sintomi extraesofagei, può comparire la famosa "tosse da reflusso", laringite, granulomi delle corde vocali e asma.
Certo che non abbiamo un attimo di pace con questi "ospiti" di cui stiamo parlando da qualche giorno... Ma anche stasera, troveremo il modo per combatterli!!!!
Definiti i sintomi, o comunque appurato che non siamo propriamente in forma, ci rechiamo subito dal nostro medico e cerchiamo di scoprire cosa succede.. E lui ci farà fare una ph-metria esofagea 24 ore, che consente di distinguere il reflusso patologico da quello fisiologico. Una diagnosi più accurata? Si fa una Ph-metria con impedeziometria multicanale intraluminale, per valutare la serietà del problema. E poi , per la gioia di tutti, la gastroscopia!!! Lo so che è un esame invasivo, e che avere un sondino che ti scende in gola è allucinante, ma una cosa che non abbiamo mai detto, è che normalmente si è sedati quando il medico "opera". Quindi è meno tragico di quel che sembra, o almeno credo.. Personalmente non ho ancora avuto il piacere, ma quando mi deciderò, giuro che ne parlerò nel "Testato per voi"!!!
Ora, individuato il problema... Lo combattiamo no? Che ne dite? Vogliamo ripetere ancora tutta la filastrocca dei farmaci? Ma solo di corsa dai, per non perdere l'abitudine...
Inibitori di pompa protonica, antiacidi e procinetici come prima scelta.
Idem per la dieta: niente alcool, fumo, caffè, cibi troppo speziati o cibi acidi (vedi pomodoro), ma... Un paio di dritte in più stasera ve le possiamo dare. Perchè una o due cose per evitare il reflusso si possono fare... Tipo non indossare abiti stretti in vita, mai... E rialzare il letto dalla parte della testa, tenendo i piedi più in basso ed evitando che l'acido risalga lungo l'esofago, come un salmone risale la corrente.
La situazione è più seria? Tocca l'intervento chirurgico per sistemare lo sfintere esofageo. Sia chiaro che è veramente l'ultimo scoglio e va valutato con estrema attenzione dal gastroenterologo, per cui niente paura. E' improbabile che possa toccare a noi. Ma giusto per essere informati, l'intervento consiste nella  creazione di una valvola artificiale atraverso la plicatura dello stomaco.. Sicuramente più angosciante da leggere che da subire.. Ma per quanto io voglia darvi testimonianze tangibili, questo eviterei volentieri di provarlo, me lo concedete?
Con questo post si conclude il nostro manualetto di sopravvivenza ai bruciori di stomaco.. Che faccio , ve lo dico quale amico ho io? O magari no... Stanotte ci penso, e domani vedo se raccontarlo...
Buonanotte...

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