lunedì 30 gennaio 2012

Il mio più grande nemico.... il cibo..

Come promesso ieri, stasera facciamo i seri (rima baciata a parte) e torniamo al discorso cibo, parlando di disordini alimentari. Si, lo so, l'argomento è delicatissimo, ma non siamo qui per fare gli psicoterapeuti.. Ma solo per parlare in generale di questo tipo di problema, che purtroppo è veramente diffuso.
Ieri sera mi chiedevo come fosse possibile essere governati dal cibo, ma è realmente più facile di quanto si creda. Non solo per coloro i quali non vogliono rinunciare a mangiare schifezze, ma anche per chi il cibo lo rifiuta, o lo usa come forma di consolazione per essere subito dopo sopraffatto dai sensi di colpa..
I disturbi alimentari hanno sempre origine psicologica e si dividono principalmente in anoressia e bulimia..
In entrambi i casi, il soggetto ha una visione distorta di sè stesso, per quanto la magrezza sia evidente, specialmente per l'anoressico, questo continua a vedersi in tremendo sovrappeso.
Molto più frequente nella popolazione femminile e nell'età adolescenziale, nelgi ultimi anni, i disturbi alimentari colpiscono sempre di più gli uomini e la fascia d'età dai 25 anni in su.
Ma vediamo di cosa si tratta nello specifico..
L'anoressia è letteralmente la mancanza o l'assenza di di appetito, quindi il soggetto tenderà a privarsi sempre di più del cibo, fino al suo totale rifiuto. I suoi sintomi sono la drastica perdita di peso, il dismorfismo (il vedersi grassi, anche quando si è evidentemente sottopeso), il terrore di ingrassare e nelle ragazze amenorrea (assenza di ciclo mestruale da almeno 3 mesi).
E' una patologia molto grave e non è nemmeno facile da curare, in quanto il soggetto necessita un supporto psicologico e nutrizionale, per poter riprendere ad alimentarsi in maniera normale.. Purtroppo, in molti casi, l'anoressia può portare alla morte... E non è nemmeno così facile da riconoscere, se non quando ormai il problema è già grave.
Ben più subdola è la bulimia. A volte segue i periodi di anoressia, a volte si manifesta come patologia unica, e porta il soggetto a mangiare qualsiasi cosa, a ingozzarsi e poi a correre a vomitare il tutto... C'è anche chi, oltre a quello, abusa di lassativi e diuretici, il tutto finalizzato a non mettere su una caloria di quelle ingerite.
Come dicevo, la bulimia è ancora più subdola dell'anoressia, perchè è veramente difficile da individuare.. I soli segnali che si possono osservare, oltre alle corse in bagno dopo i pasti, sono lo smalto dei denti, rovinato dagli acidi gastrici e una specie di calletto sulle nocche della mano, dovute allo sfregamento sui denti della stessa..
So che pensate, che non è così difficile riconoscere queste patologie, ma chi soffre di disturbi alimentari, è geniale nel camuffarli. Quando ve ne accorgete, è proprio perchè il soggetto non ce la fa più.
La bulimia è una condizione che ci si può portar dietro tutta la vita, e anche in questo caso, l'unica cura è il supporto psicologico e di un nutrizionista.
Purtroppo si fa un gran parlare di queste malattie, solamente quando qualche modella ne muore, per il resto non c'è un'informazione adeguata, cosa che servirebbe specialmente nelle scuole (così come un' adeguata educazione sessuale..), data l'altissima incidenza di questi problemi nell'età adolescenziale.
Nel mio piccolo, è proprio quello che vorrei fare.. E se vi va, possiamo approfondire l'argomento, che ne dite?
Aspetto la vostra opinione, ma per ora....
Buonanotte.

3 commenti:

  1. Il problema non è il cibo ma l'amore. Secondo me è un tema troppo delicato da trattare su un blog comunque

    PS Sono sorella di una psicologa, ho avuto un'amica anoressica e una bulimica e conosco molto bene l'argomento

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  2. Ciao, sono capitata sul tuo blog per caso.
    Sono una ragazza anoressica di 25 anni, sono già "vecchia" per questo tipo di disturbo che solitamente si manifesta durante l'adolescenza. Il mio problema infatti, come giustamente hai scritto, è di aver nascosto tutto... ci sono riuscita per circa sette anni. Adesso non è che abbia un piede nella fossa e comunque faccio fatica ad accettare di definirmi "malata", però mi rendo conto di quanto ho perso: la voglia di uscire e stare con i miei amici, la sicurezza in me stessa, la creatività, l'energia per fare sport... la voglia di vivere. I DCA ti occupano totalmente la mente senza lasciare spazio per altro.

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  3. Grazie anonima.. grazie davvero per la tua testimonianza..grazie per averla condivisa qua sopra... ti auguro con tutto il cuore di sconfiggere questo mostro e di rinascere in tutto lo splendore che sono certa che c'e' in te...:)
    In bocca al lupo!

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